Sabato, dopo il teatro dei cuccioli di Albano (e maestre + Simo), la loro sempre calda accoglienza e dopo una bella chiacchierata col Paulì – curnaschese emigrato – e famiglia, divano e tv. Sono a casa con i miei dopo aver svuotato le mie cose dall’appartamento-autonomia di Costa di Mezzate. Adesso capisco perché in passato la frase “Tornare a vivere con i miei” fosse stata in passato sulla bocca di tanti espressa in forma negativa, in realtà ho sempre pensato che per me sarebbe andata comunque benino, però rispetto all’immaginato è comunque molto diverso… nonostante non faccia a tempo a cambiarmi che i panni son già lavati e stirati e la pappa prevalentemente già pronta. Cerco almeno di tenere un po’ pulito, giusto per dare il mio insignificante contributo. Sul divano c’è da aprire tutta la corrispondenza accumulata quest’anno, anche perché dopo il giretto dal commercialista è rimasto in giro qualcos’altro che dovrei portargli per aggiornare un po’ i conti e chissà cosa mi salterà fuori ancora dopo il secondo giro. Sulla televisione si parla dei problemi veri degli italiani, a partire dalla prova costume, fino all’interruzione delle idiozie per dare una notizia purtroppo tragica, lo scoppio di un ordigno davanti ad un scuola. Forse era meglio continuare a rincoglionirsi con le idiozie di prima.

In questi giorni un po’ di lavoro di traslochi, imbiancamenti, una miriade di saluti e racconti a volte più faticosi degli scatoloni da portare sul solaio (67 gradini), non esiste un ematocrito mentale anche per le cose da ripetere a nastro? 😉

Ma belli questi giorni. L’accoglienza dei tribulini (+ Vale) all’aeroporto, Ciccio, i miei parenti e loro famiglie, i vicini, Desi, donGi, Giusi, Michele, Luisa, Manu-Oli-Giuli-Marti, Nico, donGB, Franca, Anna, Ivan, Marco, Maria Rosa, Stefano, Micky, Rosi, Giusi, Pagno, Deborah, Vale-Tiziano-Teresa, Patri, Stefi-Fausto-Gioele, il coro, Sara, le chiamate, i mille messaggi. E poi due pezzi forti, la vecchia Giovedì (che me l’ha menata tutta sera per l’appellativo, effettivamente non molto carino) e la giovane, ieri sera (che ha quasi detto più parole di me, e, incredibile, ha risposto ad un sacco di domande, brava). Claudia mi avvisa poco dopo le 4 che anche la terra mi accoglie con un terremoto…beh, era meglio risparmiarsela questa accoglienza.