Siamo in viaggio, a volte con lo stomaco in gola, quando la tempesta è violenta; altre volte cullati dalle onde, quando la brezza accarezza il mare.

Come tutti dipendiamo molto dal vento, dalle onde e dalla tempesta non prevista. La paura del nuovo ci rende prigionieri di realtà imperfette, stagnanti e svuota la vita del midollo che ci tiene in piedi.

Dobbiamo tornare a navigare col coraggio di smarrirci e poi ritrovare la meta, raccapezzarci per non smarrirci di nuovo. Prendere il largo, consapevoli che, in viaggio, l’inatteso è sempre dietro l’angolo e che il non crederci ha il potere di farci trovare impreparati quando arriva.

I nostri sogni e desideri di fraternità sono solo polline, che spesso non riesce a fiorire, ma è capace almeno di profumare l’aria.

(senza citazione…mannaggia)