Vi ricordate Jack Nicholson e Morgan Freeman in Non è mai troppo tardi?

Certo, avendo saputo che avevano pochi mesi di vita, le cose da fare per loro erano pochette, alcune anche umanamente più pregnanti e decisive che non solo una serie di sfizi da togliersi. Provo a scrivere in ordine sparso qualche desiderio importante assieme a qualche caxxata spicciola e ogni tanto aggiornerò, sempre che non sia questa l’ultima cosa che la vita mi concede di fare… ad ogni modo, citando Ghandi:

Live as if you were to die tomorrow. Learn as if you were to live forever.

(traduzione per mia mamma: Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre)

o anche la splendida Sally di Vasco (che ha solo il torto di essere arrivata dopo)

per vivere davvero ogni momento, con ogni suo turbamento e come se fosse l’ultimo (nanà nanà 🙂 )

Parto, mio dio che brivido…

  • riconciliarmi con “i miei passati” e con le persone che ho ferito e/o mi hanno ferito;
  • dichiarare affetto e stima a tutte le persone a cui voglio bene e che stimo;
  • veder crescere bene Desirée, la nipotina in arrivo;
  • parlare un inglese fluente (e magari con un lessico dignitoso);
  • imparare le basi del mandarino semplificato (Mariaaaaa, quando torni dal tuo anno cinese mi fiondo da te);
  • tornare in Malawi, magari anche con Ciccio;
  • rivedere tutti i miei compagni di classe;
  • sapere da Isa e Diego come cavolo hanno fatto per 15 anni…;
  • uscire a cena con Fracassetti e Marinelli, tra i miei prof preferiti;
  • andare da Deniz a Istanbul e a Tokyo da Rieko;
  • salire come passeggero su un camion degli spurghi mentre guida la mia amica camionista e svuotarlo sull’auto di una persona arrogante;
  • farmi visitare dalla curandera peruana;
  • un lavoro esclusivamente via internet che mi consenta di viaggiare un po’ no-stop;
  • doppiare un cartoon;
  • innamorarmi e non capire più niente (del tutto);
  • una sessione aliante con Pier;
  • un appuntamento fisso mensile con S. Papini;
  • vivere almeno un annetto a Berlino (ma il tedesco??);
  • affondare picozza e ramponi nel ghiaccio dell’Illimani in buona compagnia;
  • produrre la colonna sonora di un corto;
  • tornare a studicchiare (e che cosa? boh, e dove?);
  • a Bruxelles a trovare Mary prima che si ri-laurei;
  • raggiungere Ilaria in una delle sue peregrinazioni internazionali;
  • el Camino de Santiago, magari fuori stagione;
  • consumare: della frutta con Nico, della verdura con il Roby e il Tomas, invece con la Roby direi una bollente pasta al ragù, il bis di pizzoccheri con Vale, cioccolato fuso su frutta tagliata con Sara, moscardini in umido con Ste’, Fa’, marmocchio e Cla’, rane fritte con Luca, lo spezzatino della Lucia, una qualsiasi prelibatezza di S., prima di “seccar via” la serata sul lago, una torta pannosa con la zia Anna per festeggiare l’11 sett., una taragna col don Mauro, poi… (to be continued);
  • una briscola chiamata con Laura (con una chiamata “due all’ottanta” prima di guardare le carte)
  • … c’è ancora dell’altro