Beh, non c’è stato verso. Proprio per un cacchio. Ogni volta che cercavo di chattare o chiamare la Paolita oggi mi si collassava Skype. Ma cribbio. Proprio il giorno del suo trentesimo compleanno.
La Paolita è stata la mia collega dell’animazione, il mio primissimo lavoro, quella con cui c’era un gran feeling, non era l’unica, ma è quella con cui s’è lavorato di più. La nostra festa di compleanno perfetta era quella nell’ambientazione dei Pirati dei Caraibi. Mamma mia, per due ore tenevamo sulla corda i bambini più disperati e viziati di Bergamo e provincia come se niente fosse…
Un bel giorno l’idillio lavorativo finì, entrambi ce ne andammo dall’agenzia, anche un po’ sbattendo la porta, lei se ne andò a Sevilla a fare l’Erasmus. Beh, l’andammo a trovare là, in questo periodo (pieno periodo esami per lei) e ci fece da guida a distanza. Noi in giro per l’Andalusia (Malaga, Granada, Cordoba) e lei sotto a studiare, poi la chiamata della sera: due passi in centro? si va a bere un tinto verano? si va a vedere il flamenco?
Lo spettacolo della giornata di Cadice… Con altri Erasmus italiani scatta la sua festa di compleanno (un tantino alcolica come è facile immaginare) sulla spiaggia, 40 gradi all’ombra, ma appena calato il sole un vento freddo che arrivava dall’oceano che ci ha costretti a imbottirci dei maglioni altrui… Auguri Paolitaaaa, oggi come quel giorno.
Va bè, ora la Paolita è mamma di Viola e compagna dello stupendo Alessio. A quanto pare mangia cannoli a tutto spiano e va giù di brioschi per digerire.
Pota, l’età fa brutti scherzi, tesoro.
Fotina per rimembrare i bei tempi andati…
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