Cavoli, erano anni che non mi capitava di avere sto febbrone da cavallo e pure con annessa gastroenterite, ho passato una notte da incubo e ora sono nel bel mezzo della seconda che si prospetta decisamente migliore, quantomeno senza pressione sotto le scarpe e rischio-vomito. Adesso sto facendo le corse in bagno solo per svuotare le zone basse e non sento quasi più quel blocco grande tutta la pancia.

La hermana Marta (una suorina locale che fa l’infermiera e che parla pure italiano) mi ha bombato di farmaci, cosa che “abborro”, ma a star così male non ero più abituato e quindi va bene. Domani i risultati dell’esamino dovrebbero dirci se è il caso di iniziare il trattamento antibiotico oppure continuare solo con farmaci sintomatici, acqua, the, e coperte.

Mi dicono: prima o poi doveva capitare fa parte del contratto…, se poi vai a mangiare nelle comunità, beh…

Ad ogni modo due cose: se ho il computer davanti a me vuol dire che finalmente ora non sono così moribondo, sì mi sento un novantenne, ma non sto male; che gran botta di cuculo essere a La Paz e non a Viloco. Ovviamente adesso da qui non mi ci scardina nessuno.

Fino a quando, Signore, questo contrappasso fisico…? 😉